Cassinetta di Lugagnano  
 
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Cassinetta, check-up per le campane come regalo a don Lino

(da “il Settimanale” – venerdì 4 ottobre 2002)

Uno spettacolo inconsueto si è presentato lunedì agli occhi degli abitanti di Cassinetta di Lugagnano. Fin dalle prime ore del mattino, infatti, il lungo braccio di una gru svettava al di sopra del campanile della parrocchiale. Un braccio al quale sono state assicurate una dopo l’altra, le cinque campane alloggiate nella torre: dapprima sospese nell’aria, come in volo sono state infine posate a terra. L’operazione si è resa necessaria per consentire la manutenzione dell’intero impianto: oltre alla “cura” vera e propria delle campane, si procederà al rifacimento dell’incastellatura che le regge e al consolidamento della muratura della torre che sostiene il tutto, una precauzione che si rende periodicamente necessaria in considerazione delle vibrazioni cui è sottoposta la struttura.

I lavori dureranno circa due mesi, durante i quali gli abitanti di Cassinetta continueranno ad udire i “rintocchi” delle campane, rintocchi che saranno però generati da un impianto elettrico.
’intervento, il cui costo supererà i 30mila euro, può essere considerato un dono del paese a don Lino Bonvini per i 30 anni del suo sacerdozio. In occasione dei festeggiamenti, il 23 giugno scorso, il parroco aveva infatti espresso il desiderio di non ricevere regali per sé. La sua attenzione , da quando nel novembre 1997 è arrivato a Cassinetta, si è rivolta oltre che alla popolazione anche alle strutture della parrocchia: in questi pochi anni ha affrontato opere di ristrutturazione e di ammodernamento sia della Chiesa parrocchiale che dell’Oratorio, preoccupandosi di creare un ambiente sempre più accogliente per tutti.

        

A proposito delle campane:
… “Nel 1944 cadeva il centenario della seconda deposizione dei fiaschi di olio e vino (statua San Carlo N.d.A.), ma il clima bellico impedì che si rinnovasse la tradizione. Il rito venne però rinnovato appena conclusa la guerra, il 3 novembre 1946, e iniziò con un suono a distesa di campane diffuso con altoparlanti, perché quelle del campanile erano state asportate per la guerra. (da “I segni della storia le voci della memoria” di Mario Comincini, SOCIETA’ STORICA ABBIATENSE 1991)



10 dicembre 1947: nuovo concerto campanario, benedetto e consacrato da S. Eminenza il Cardinale ALFREDO ILDEFONSO SCHUSTER. Per la guerra due campane erano state asportate. Cessata la guerra, per volere unanime della popolazione, si è pensato ad un nuovo concerto in SOL bemolle, anziché in SOL, portando le campane da n. 4 a n. 5.



Madrine e padrini alla benedizione delle campane.
Da sinistra si riconoscono: Balzarotti Mario (sindaco),
Sig.ra Bergamaschi casera alla Cascina Bardena,
Politi (salumificio) e al suo fianco la figlia,
in centro Eugenio Cozzi della Confraternita del
S. Sacramento, sig.ra Negri, Lovati Carlo, Donna Rosa Parravicini
dei marchesi di Persia vedova Pasquale Galluppi barone di Cirella,
a destra Gino Prada ed Emma Cucchetti(?).



10 dicembre 1947

Le immagini a colori sono tratte dall’articolo del giornale sopra menzionato mentre quelle in bianco e nero sono dell’Archivio Parrocchiale.

Repossi Ruggero febbraio 2003